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Nelle giornate soleggiate e calde i pollini sono sospesi nell’aria e possono essere trasportati dal vento per diversi chilometri. Tra i principali responsabili dell’allergia respiratoria stagionale possiamo avere i pollini derivanti da alberi, erbe infestanti e muffe. I cambiamenti climatici favoriscono l’aumento delle allergie, allo stesso tempo il riscaldamento globale porta a periodi di impollinazione più lunghi aumentando quindi la quantità di polline presente nell’aria, che acquista di conseguenza maggior potenza allergenica.Tra le allergie respiratorie il raffreddore allergico è la malattia più comune e colpisce tra il 10% ed il 30% degli adulti e fino al 40% dei bambini. La sottovalutazione di questa problematica può esporre i soggetti allergici ad un maggiore rischio di sviluppare l’asma.

Cosa fare se si soffre di RINITE ALLERGICA?

Ecco qualche piccolo consiglio della nostra allergologa, la Dottoressa Patrizia Bianchi, per aiutarvi ad affrontare al meglio la primavera!

  • Limitare le attività all’aperto in caso di vento.
  • Evitare di uscire nelle ore di maggior concentrazione dei pollini: dalle 10 alle 16 circa e subito dopo un temporale, perché la pioggia rompe i granuli dei pollini in frammenti più piccoli.
  • Non tagliare il prato o rastrellare foglie nel periodo di picco pollinico.
  • Tenere chiuse le finestre nelle ore centrali della giornata e i finestrini delle auto durante i viaggi.
  • Consultare i calendari pollinici ricordando che la fioritura è posticipata di circa un mese oltre i mille metri di altezza.
  • Scegliere, se possibile, di trascorrere le vacanze in ambienti a bassa concentrazione di pollini: al mare o in alta montagna.


La dottoressa esegue visite specialistiche allergologiche presso le nostre sedi: MedicalGroup di Castellanza e MedicalB di Busto Arsizio.

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