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Tutte le risposte su questa terapia, a disposizione per nostri pazienti


I fattori di crescita di derivazione piastrinica (PRP) vengono utilizzati in patologie dell’apparato muscolo scheletrico al fine di accelerare il naturale processo di guarigione e di favorire la rigenerazione tessutale.

La terapia infiltrativa con gel piastrinico abbinata ad adeguati esercizi riabilitativi è particolarmente indicata in patologie tendinee e articolari. La tecnica è poco invasiva e consiste nell’infiltrazione del gel piastrinico autologo, contenente i fattori di crescita, direttamente all’interno delle articolazioni o in tendini mediante guida ecografica.
I fattori di crescita sono sostanze rilasciate dalle piastrine in grado di influenzare significativamente il processo di riparazione dei tessuti muscolo-scheletrici. Questi fattori promuovono i normali processi di guarigione attraverso il richiamo al sito di lesione di cellule immunitarie e di cellule progenitrici che vengono stimolate alla rigenerazione del tessuto.
I PRP stimolano le cellule del tessuto danneggiato alla sintesi delle proteine necessarie al processi di guarigione e implicate nella catena infiammatoria.I fattori di crescita hanno una breve emivita e scompaiono velocemente dalla circolazione. Di conseguenza, il loro effetto è molto limitato nella zona di rilascio. Le piastrine sono le prime ad arrivare nella zona di lesione e, con la loro capacità di rilasciare fattori di crescita (granuli), svolgono un ruolo decisivo nei processi di guarigione tessutale. Per questo motivo, negli ultimi anni si sono sviluppate diverse tecniche di concentrazione di fattori di crescita plasmatici piatrinici umani, chiamati comunemente“plasma ricco in piastrine”(PRP).

Studi effettuati in chirurgia maxillo- facciale, hanno riconosciuto le funzioni antinfiammatorie ,antibatteriche e riparative delle piastrine, mediate dal rilascio delle citochine in un periodo medio di 7-10 giorni. Di recente è stata riconosciuta la capacità delle piastrine di ridurre il dolore,determinata dal rilascio da parte delle proteasi, a livello della zona di lesione, di attivatori del recettore 4-pectidico delle piastrine, che ha proprietà antinocicettive.


A cosa serve?

Artrosi al ginocchio, tendinopatie come epicondilite (gomito del tennista), fascite plantare,tendinopatia cronica a carico del tendine di Achille, del tendine tibiale posteriore e del tendine rotuleo, pubalgia, periatrite dell’anca e le infiammazioni di uno o più tendini della spalla sono le patologie più trattate con la cosiddetta “pappa piastrinica”.

Una delle indicazioni più interessanti nell’uso del PRP è rappresentata dal trattamento delle lesioni tendinee; sono diversi gli studi pubblicati recentemente sulla capacità di questo prodotto di stimolare la riparazione tendinea. Studi in vitro su tenociti umani hanno dimostrato che i fattori di crescita rilasciati aumentano la proliferazione cellulare e stimola la produzione di fattori di crescita come il VEGF e l’HGF: questi fattori hanno un’ azione sull’angiogenesi e limitano la formazione di fibrosi. Altre pubblicazioni hanno dimostrato che l’infiltrazione del PRP una settimana dopo la chirurgia incrementa la guarigione per interventi di tenorrafia e favorisce il recupero della loro forza.

Si sono dimostrati tali risultati confrontando un gruppo di atleti sottoposti a riparazione del tendine d’Achille: il gruppo sottoposto ad applicazione di PRP intra-operatoriamente ha dimostrato un recupero funzionale significativamente migliore rispetto alla chirurgia convenzionale.
Lavori scientifici testanti l’uso dei PRP in interventi di riparazione cuffia dei rotatori hannodimostrato un recupero piu’ veloce in pazienti in cui si sia eseguita un’ inoculazione di PRP durante l’atto chirurgico. Nell’ambito delle tendinopatie, l’applicazione locale eco-guidata, ha dimostrato risultati molto soddisfacenti; in uno studio randomizzato su pazienti con epicondilite, si riportano risultati significativamente migliori nei pazienti trattati con PRP . Di recente, si sono dimostrati risultanti incoraggianti nel trattamento della tendinopatia rotulea refrattaria alla terapia convenzionale.Lavori scientifici, recenti hanno evidenziato come il PRP intra-articolare possa avere effetti positivi nel ripristinare la concentrazione di acido ialuronico intra-articolare e nel promuovere l’angiogenesi.I pazienti con artriti e artrosi del ginocchio e dell’anca hanno tratto grandi vantaggi dai trattamenti con i fattori di crescita.

L'effetto più rilevante è quello legato alla cartilagine articolare che subisce una attività proliferativa la quale crea una sorta di protezione sulla lesione e rende l'articolazione più fluida. Fondamentale e importante e’ anche il semplice effetto antalgico ormai ben confermato. Nello sportivo le lesioni muscolari possono deteminare un fermo anche di diverse settimane. La terapia classica impostata sul riposo, crioterapia, terapie fisiche e riabilitative, necessita di tempi stabiliti e a volte lunghi. In questi casi la terapia con PRP viene utilizzata come un’alternativa all’approccio tradizionale perché consente di accelerare la guarigione del muscolo e di ridurre la sospensione dell’attività .In questo approccio il primo coagulo viene sostituito con fibrina ricca inpiastrine che mantiene lo spazio di rigenerazione, fornisce concentrazioni sovrafisiologiche di attori di guarigione e assume il ruolo di primo attivatore delle successive fasi di cicatrizzazione.Il trattamento prevede una visita preliminare che ne indichi l’eventuale necessita’. Viene quindi raticato un prelievo ematico di 10 cc di sangue venoso che viene centrifugato secondo specifiche etodiche e trasformato in PRP . Tale “pappa” e’ iniettata per via infiltrativa nel sito patologico; la seduta dura circa 30-40 minuti. Se necessario vengono poi effettuate altre 1-2 sedute, una ogni 7 giorni. L’infiltrazione se necessaria viene guidata mediante ecografia: tale procedura e ‘ fondamentale per raggiungere articolazioni profonde e soprattutto nel trattare siti di lesione tendinea o muscolare.Il paziente viene quindi consigliato ad un periodo di riposo e a successiva terapia fisico –kinetica di supporto.


Dott. Fabio Zerbinati

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