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Prevenzione. Ecco l’unico modo per difendersi dai tumori alla pelle, sempre più frequenti e causa di mortalità. Tutti sanno che i nei sparsi sul nostro corpo devono essere controllati, pochi lo fanno correttamente e troppi sottovalutano la pericolosità delle patologie a essi correlate.

La norma è quella di effettuare, mensilmente, un autocontrollo: dopo la doccia occorre esaminare la pelle, anche utilizzando degli specchi e un asciugacapelli, per controllare il cuoio capelluto, senza trascurare l’interno della bocca. 

C’è una regola molto semplice da seguire per individuare una lesione sospetta: quella chiamata A-B-C-D-E

A: ASIMMETRIA. La lesione che non è tondeggiante, non è ovale, ha una forma strana.

B: BORDI. I bordi sono irregolari e frastagliati.

C: COLORE. Ha un colore diverso oppure cambia colore con il passare del tempo (da marrone diventa biancastra), oppure presenta più di un colore (nero, marrone, bianco, blu, rosso).

D: DIAMETRO. Presenta un diametro di dimensioni importanti (il punto di riferimento è 6 mm, come la grandezza della gomma da cancellare delle matite).

E: EVOLUZIONE/ELEVAZIONE. La lesione cambia forma nel corso del tempo, oppure si gonfia. Se viene toccata o sfregata, sanguina.In presenza di una o più di queste caratteristiche, è necessaria una visita specialistica da un dermatologo.

Lo specialista effettuerà un esame di tutte le lesioni della pelle attraverso l’utilizzo di un dermatoscopio manuale analogico dotato di lente polarizzata che permette di vedere le lesioni ingrandite di 10X e permette di analizzare la struttura sottostante il primo strato di pelle e i vasi sanguigni. Una visita dermatologica periodica è consigliata a tutti, a partire dalla pubertà. 

Il dermatologo saprà discriminare i tipi di lesioni individuando quelle sospette e proponendo un nuovo controllo o una terapia adeguata.

Dott.ssa Laura Colli