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L’alluce valgo è una deformità che affligge gran parte della popolazione causando intenso dolore e limitato movimento dell’alluce.


L’alluce valgo è una deformità che affligge gran parte della popolazione causando intenso dolore e limitato movimento dell’alluce. Il Dott. Daniele Marcolli, referente Chirurgia del Piede Istituto Ortopedico Gaetano Pini, ci illustra il trattamento MICA.

COS’È L’ALLUCE VALGO (BUNION)?

È una deformità dell’articolazione I metatarso falangea. Il primo dito del piede tende ad entrare in conflitto con le dita laterali. Nei casi più avanzati compare il dolore che può irradiarsi lateralmente sotto la pianta del piede. Talvolta si possono formare dei calli a livello della deformità e nella regione plantare.

QUAL È LA TERAPIA PREVISTA PER L’ALLUCE VALGO?

Nelle fasi iniziali è possibile limitare il dolore modificando le calzature, preferendo scarpe a pianta larga e che non stringano l’avampiede. In associazione si può utilizzare un plantare. I tutori in commercio non sono in grado di correggere la deformità del dito ma possono, se impiegati per esempio durante le ore notturne, ridurre l’infiammazione dell’alluce e quindi il dolore. I trattamenti conservativi vanno protratti per un minimo di tre/quattro mesi. Se fallimentari rimane il trattamento chirurgico.

Esistono due grandi categorie di trattamento:

  • Terapie tradizionali a cielo aperto
  • Terapie mini-invasive (percutanea)

Non tutti i piedi sono uguali e per ogni tipologia è possibile scegliere la tecnica più adatta. Questo vuol dire che non è sempre possibile offrire una correzione percutanea.

IN COSA CONSISTE LA TECNICA CHIRURGICA PERCUTANEA?

Esistono diverse tecniche percutanee. La tecnica che ho scelto di utilizzare è stata inventata dal Dr. David Redfern e viene chiamata MICA (Minimally Invasive Chevron Akin). Viene così definita perché è la naturale evoluzione della chirurgia a cielo aperto unita alle più moderne tecnologie percutanee. Ritengo che questa tecnica, rispetto ad altre, sia più affidabile nel grado e nel mantenimento nel tempo della correzione ottenuta. Inoltre, prevedendo l’utilizzo di due viti dedicate permette il carico precoce e di evitare l’impiego di fastidiosi bendaggi post-operatori.

QUALI SONO I VANTAGGI NELL’UTILIZZARE QUESTA TECNICA?

I principali vantaggi sono:

  • il minimo dolore post-operatorio
  • l’estetica degli accessi percutanei (tre piccole incisioni di circa 2/3 mm)
  • il recupero post-operatorio più rapido

ESISTONO COMPLICANZE PER QUESTO TIPO DI INTERVENTO?

Complicanze legate specificamente alla correzione dell’alluce valgo possono essere: ritardo nella guarigione ossea; necrosi della testa del I metatarso (rara e che può portare ad una artrosi dell’articolazione del primo dito); recidiva della deformità anche se l’intervento è eseguito correttamente.

IN CHE COSA CONSISTE IL DECORSO POST-OPERATORIO?

Se viene eseguita solo la correzione dell’alluce è possibile in sede di pre-intervento valutare la dimissione in giornata. Se sono previste procedure accessorie in genere è preferibile il ricovero di una notte. Dal momento della dimissione sarà possibile caricare direttamene sull’arto operato con una specifica ciabatta a suola piatta rigida. Tale ciabatta andrà indossata per il primo mese. In genere si esegue una medicazione a due settimane dall’intervento dove verrà rimosso il bendaggio e sarà possibile lavare il piede con acqua e sapone, quindi indossare una calza. Dall’inizio del secondo mese sarà possibile camminare liberamente con una scarpa da ginnastica comoda. Dall’inizio del terzo mese sarà possibile utilizzare qualsiasi tipologia di calzatura e riprendere le normali attività, incluso lo sport. 


Dott. Daniele Marcolli, Ortopedico