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Le cisti sono delle lesioni della pelle caratterizzate da una capsula e da un contenuto di sebo e cellule esfoliate. Si formano a partire dall’unità pilo-sebacea, che è la struttura del pelo e della sua ghiandola sebacea; quando il poro attraverso il quale emerge il pelo si ottura, la ghiandola sebacea continua a produrre il sebo che si accumula senza riuscire a uscire. Il continuo accumulo di sebo e cellule esfoliate, genera una massa di solito rotondeggiante, sulla quale spesso è visibile il poro dilatato, come un punto nero.

Le cisti sono lesioni benigne e di solito non danno fastidio né problemi, a parte essere magari antiestetiche. Purtroppo talvolta però possono infiammarsi quando la capsula si rompe e il contenuto della cisti va a irritare la pelle intorno. Avremo allora un aumento della massa della cisti, con pelle rossa, dolore, gonfiore e talvolta la cisti si romperà verso l’esterno emettendo il sebo e il pus che nel frattempo si sarà formato. Nei casi di infiammazione della cisti, l’incisione per drenare il contenuto può aiutare a risolvere temporaneamente la situazione, ma questa operazione lascerà nella pelle la capsula, dalla quale si potrà riformare daccapo la cisti.

Spesso si cerca di contenere e risolvere l’infiammazione della cisti coi farmaci, sia creme sia farmaci per bocca, per poi programmare un intervento di asportazione di tutta la cisti. L’intervento di rimozione completa non può essere fatto quando la cisti è infiammata perché la capsula tende a rompersi in piccoli pezzettini che non si riescono ad asportare interamente.

 L’intervento di rimozione di una cisti si esegue in anestesia locale e necessita di un’incisione della pelle e dell’apposizione di punti di sutura, quindi resta una cicatrice. Non è obbligatorio asportare le cisti che non hanno mai dato problemi: si soppesano i benefici e gli esiti, anche quelli estetici.


Dott.ssa Laura Colli, dermatologa