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Scopriamolo con il nostro neurologo, il Dott. Giovanni Albani


Un esame in grado di diagnosticare  patologie frequenti e di grande impatto sulla qualità di vita, come la sindrome del tunnel carpale o la radicolopatia cervicale, ma anche patologie importanti come la SLA. Stiamo parlando  dell’Esame Elettromiografico,  che ora è possibile effettuare anche qui in Medical Group a Castellanza . A raccontarci tutto è il nostro neurologo, dott.Giovanni Albani

“Nonostante sia  un esame  largamente utilizzato con una  procedura ormai consolidata, qualche  paziente puo’ presentare una qualche ansia anticipatoria, nel pensiero di sottoporsi a  stimoli  elettrici, ad applicazioni di  aghi… ma poi’ , durante l’esame, ci si rende conto che tutto è abbastanza semplice senza particolari sofferenze.

Come funziona?
C’è una prima parte, chiamata elettroneurografia, che prevede la disposizioni di  elettrodi di superficie  sulla cute, lungo il decorso del nervo , al fine di rilevare il segnale evocato dalla stimolazione elettrica applicata sul segmento da studiare.

E cosa si studia, con questa prima parte dell’esame?
Si studiano tre parametri: latenza, ampiezza, velocità di conduzione. Queste informazioni ci permettono di definire funzionamento del nervo periferico.

Passiamo alla seconda parte…
L’esame ad ago  si esegue , non sempre, a secondo del contesto clinico . Consiste nell’utilizzo di un sottilissimo ago contenende un elettrodo registrante che viene inserito delicatamente nel ventre del muscolo da studiare al fine di   valutare il  funzionamento della unità motoria, cioe’ di quella componente del muscolo raggiunta dalla terminazione nervosa ch. Con questo esame scopriamo se ci sono elementi di sofferenza recente, passata, e se è in corso un recupero di una lesione.

Chi ha bisogno di questi esami?
Principalmente, pazienti a cui si  sospetta una lesione del nervo periferico, oppure del suo rapporto con il muscolo (patologia della placca neuromuscolare) od una patologia  intrinseca del muscolo (miopatia).

Quali patologie?
La più frequente è il tunnel carpale. Ma anche la radicolopatia cervicale o lombosacrale, le polineuropatie che sono talvolta complicanze  associabili a patologie croniche come il diabete o l’insufficienza renale ma anche talvolta secondaria ad un patologia degenerative. L’esame è anche assai importante per la diagnosi di malattie gravi come la SLA.

Si tratta di un esame puramente strumentale oppure la conoscenza clinica puo’ essere di aiuto ?
La raccolta delle informazioni cliniche, una valutazione neurologica mirata sono fondamentali per una integrazione con i dati strumentali e giungere quindi ad una diagnosi accurata. Bisogna quindi indagare sulla natura di  formicolio o di una perdita di forza o  di tatto, o di una riduzione del trofismo muscolare. L’elettromiografia ci dà importanti indicazioni quantitative e qualitative : sta poi all’esaminatore, nel corso della valutazione, comprendere queste indicazioni e realizzare una diagnosi.

 

Francesco Caielli

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