You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Il dottor Federico Valli, tra i fondatori di Medical Group, si racconta


Dietro al lavoro di un medico, c’è un mondo. Un mondo fatto di studi, passione, aggiornamenti, sicurezze: un mondo che è cambiato, così come è cambiato il mestiere del medico. Federico Valli, ortopedico e tra i fondatori di Medical Group, è la persona migliore per raccontare quello che significa, oggi, fare il medico.


“Io - dice - sono qui dall’inizio, da quando il progetto è nato e questo studio ha mosso i primi passi. Mi guardo indietro, mi guardo attorno e vedo che la realtà di oggi è completamente diversa da come l’avevo immaginata all’inizio. Si pensava a una cosa più semplice, ora invece Medical Group è diventata una realtà strutturata in maniera decisamente importante. Una realtà che abbraccia tre ambiti diversi - polispecialistico, fisioterapico e odontoiatrico - e che è cresciuta, tanto”.

E questo è un bene, no?
Questa cosa ha i suoi pro e i suoi contro: i pro, sono facilmente intuibili. E sono legati a una realtà che è cresciuta, che incontra il favore dei pazienti, che è riconosciuta. Per contro, l’impegno richiesto è maggiore: professionisti diversi, diverse esigenze. Ma di certo, per quanto mi riguarda sono felicissimo di quello che abbiamo creato e stiamo creando.

E la sua attività, dottore, come e quanto è cresciuta?
E’ cresciuta e sta crescendo perché sempre di più si sta legando al territorio: grazie alla mia collaborazione con il Legnano Basket, grazie alla mia opera in ospedale a Legnano, grazie alla rete sociale che cambia giorno dopo giorno e grazie ai miei collaboratori che condividono le mie giornate in Medical Group.

Quanto è importante, per lei, il legame con il territorio?
Un ortopedico non è come un manager, un amministratore delegato di una società che può cambiare azienda, può trasferirsi, può cambiare settore e continuare comunque a fare bene il suo lavoro. No: un medico ha una storia, un nome, una reputazione. Tutte cose che si costruiscono e si mantengono solo vivendo quotidianamente il territorio, che si costruiscono lavorando sulla fiducia del paziente.

E come si lavora sulla fiducia del paziente?
Io lavoro in un ambito particolare. Sono un ortopedico: non salvo le vite, miglioro la qualità delle vite. E in questo senso, il rapporto che si instaura tra il professionista e il paziente è fondamentale: un ortopedico lavora in situazioni di dolore fisico, una componente molto soggettiva che ha anche una forte percezione emotiva.

Spieghi.
Se il paziente si fida del medico, se si sviluppa un rapporto veramente biunivoco e fiduciario, ecco che il paziente avvertirà meno dolore e avrà un decorso post operatorio, ad esempio, più semplice. Questo è il bello del mio lavoro: vivo cercando di far vivere meglio gli altri.

Come e quanto è cambiato il lavoro del medico?
Tanto. Si percepisce una diffidenza generale del paziente, e questo è dovuto al fatto che ormai la proposta sanitaria è totalmente diversa rispetto a quella di vent’anni fa: l’offerta è ampia, il paziente può scegliere e quindi non basta più essere dei bravi medici. Bisogna abbinare alle capacità mediche una sorta di capacità empatica, bisogna fare di più. Una volta l’ora di attesa in sala d’aspetto era accettata dal paziente, oggi non più. Una volta la ricetta scarabocchiata con una grafia illeggibile andava bene, oggi no. E’ cambiato tanto.

E quanto è importante, per un medico, la comunicazione?
Credo che oggi sia la cosa più importante, il primo elemento che un medico deve curare: tutto parte dalla comunicazione perché oggi il paziente si informa, prima di scegliere. E sceglie chi comunica meglio, sempre.

Internet: un rischio, un’opportunità?
E’ sicuramente un’arma a doppio taglio: la mia parola d’ordine è “trasparenza”, nel senso che sulla mia pagina Facebook comunico quello che faccio con la massima sincerità. Questo, purtroppo non sempre basta. Faccio un esempio: sulla mia pagina una signora mi ha lasciato una recensione negativa, una stella. Non avevo mai conosciuto questa signora, non era mai stata una mia paziente: quando, sempre su Facebook, le ho chiesto il motivo di quella recensione negativa lei mi ha risposto con un cuoricino. Questo caso è emblematico, di quanto comunicare significhi sempre e comunque esporsi alle critiche e ai giudizi superficiali: in questo senso, è importante e giusto che esista una regolamentazione attenta nella gestione della comunicazione.

Di cosa si occupa il dottor Federico Valli in Medical Group?
Mi occupo di patologia degenerativa di anca e ginocchio, di traumatologia dello sport, delle cure in ambito ortopedico: sono convinto che la patologia degenerativa rappresenti una fetta importante di futuro, in tema medico.

Ultimi Articoli

ERNIE E LAPAROCELI

COSA SONO E COME TRATTARLI


Public Speaking

Perchè parlare in pubblico può essere difficile


In Allenamento contro il Parkinson

Una strada verso il miglioramento